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Cosa significa realmente “biodegradabile” quando si parla di guanti in nitrile

Negli ultimi anni abbiamo visto sempre più guanti in nitrile commercializzati come “biodegradabili”, spesso con riferimenti ad “additivi organici” che aiutano il materiale a degradarsi più rapidamente. Ma cosa significa effettivamente il termine “biodegradabile” in questo contesto? E il nitrile può davvero essere considerato tale?

Noi di Ejendals crediamo nella comunicazione onesta e nello sviluppo di prodotti basati sulla scienza. Ciò significa dissipare ogni dubbio per aiutarti a prendere decisioni informate sui guanti di protezione a cui ti affidi ogni giorno.

“Crediamo nella trasparenza. Se indossi guanti antinfortunistici TEGERA, devi sapere esattamente quali affermazioni sono scientificamente fondate e quali no” afferma Carina Hemstrand, Team Manager Product Management presso Ejendals.

Biodegradabile vs. degradabile: qual è la differenza? 

Questi due termini vengono spesso confusi, ma non sono la stessa cosa. La realtà è più complessa.

Per “degradabile” si intende un materiale che si scompone fisicamente in pezzi più piccoli nel corso del tempo (spesso in microplastiche). 

Il termine “biodegradabile” si riferisce a una sostanza che può essere scomposta naturalmente dai microrganismi in acqua, anidride carbonica, metano e biomassa, senza lasciare residui nocivi. Questa decomposizione può essere anaerobica (senza ossigeno) o aerobica (con ossigeno) e, pertanto, la biodegradazione dipende dalle condizioni ambientali, ovvero se avviene nel suolo, nell’acqua, in impianti di compostaggio industriale o in discariche. La biodegradazione dei polimeri biodegradabili comporta la decomposizione chimica attraverso l’azione enzimatica dei microrganismi, che porta a cambiamenti nella composizione chimica, nelle proprietà meccaniche e strutturali e alla formazione di materiali ecocompatibili come metano, acqua, biomassa e anidride carbonica.

Sebbene il nitrile possa degradarsi, non è biodegradabile al 100%, indipendentemente dagli additivi presenti.

“La sostenibilità dei DPI rappresenta una sfida, e le soluzioni devono essere analizzate attentamente per garantire un impatto positivo sull’ambiente. È possibile ottenere progressi misurabili, in particolare nella produzione e nell’approvvigionamento dei materiali”, afferma Céline Montanari, Product Sustainability Lead presso Ejendals.

I guanti in nitrile parzialmente degradabili non solo contribuiscono all’aumento della microplastica nel suolo e nelle acque, ma anche alla contaminazione quando vengono gettati nell’ambiente o nelle discariche.

In che modo Ejendals riduce l’impatto ambientale

Sebbene il nitrile non sia biodegradabile, teniamo conto dell’impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita del prodotto, dalle materie prime al fine vita.

  • Conduciamo valutazioni del ciclo di vita (LCA) per identificare i materiali e le fasi di processo più impattanti nella produzione dei guanti.
  • Miglioriamo l’efficienza energetica e delle risorse nella produzione e in tutti gli stabilimenti passando alle energie rinnovabili e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
  • Esploriamo modi per aumentare la circolarità attraverso uno smaltimento responsabile, come il riciclaggio, quando possibile, o l’incenerimento per il recupero di energia.

Perché è importante 

In un’epoca in cui le richieste in materia ambientale sono sempre più pressanti, una comunicazione chiara e onesta è fondamentale. Scegliendo TEGERA by Ejendals, non scegli solo una protezione per le mani, ma anche un’azienda impegnata nell’integrità scientifica, nella responsabilità dei prodotti e in una visione a lungo termine della salute del pianeta. 

“Scopri la nostra gamma di guanti in nitrile”

Carina Hemstrand - Team Manager, Guanti monouso e di protezione chimica presso Ejendals

Guanti in nitrile

“Scopri di più su come Ejendals opera nel rispetto della sicurezza sostenibile”

Céline Montanari - Product Sustainability Lead presso Ejendals.

Sicurezza sostenibile